Picasso a Basilea

Arlecchino seduto, Pablo Picasso, 1923, Kunstmuseum Basel
Il miracolo basilese di Picasso del 1967
Nell’autunno 1967 il mondo dell’arte basilese era in rivolta dopo una catastrofe aerea. Staechelin, l’azionista di maggioranza della compagnia aerea, intendeva vendere all’estero degli importanti dipinti provenienti dalla collezione d’arte della sua famiglia per risarcire i danni causati dal disastro.
Ma quindi come entra in gioco Pablo Picasso? I suoi due quadri I due fratelli e Arlecchino seduto erano esposti al Kunstmuseum Basel come prestiti della collezione d’arte Staechelin. Per evitare che le opere fossero vendute all’estero, i giovani di Basilea organizzarono un’enorme protesta, spingendo la popolazione basilese avente diritto di voto ad approvare un contributo statale di oltre sei milioni di franchi per l’acquisto dei dipinti. L’iniziativa riuscì e Picasso fu talmente commosso dalla dichiarazione d’amore dei basilesi da donare subito alla città altre quattro sue opere.
Ancora oggi potete ammirare i dipinti di Picasso al secondo piano dell’edificio principale del Kunstmuseum Basel. Nel 2020, in Picasso, Chagall, Jawlensky il Kunstmuseum Basel ha presentato capolavori della collezione Im Obersteg. Durante un tour virtuale della mostra scoprirete naturalmente anche l’Arlecchino seduto, accanto a nientemeno che suo fratello Arlequin assis (anch’esso del 1923). Nel 2019 la Fondation Beyeler aveva addirittura dedicato al giovane Picasso un’intera mostra con quadri dei periodi blu e rosa.