PlaySchubert

"Schubert? Chi è ancora?" Se si vuole eseguire Schubert nella sala da concerto oggi, mancano i giovani. Eppure non componeva solo per i tempi passati: Ancora oggi, la sua musica scatena immagini e storie nelle anime e nelle menti al momento giusto, intrecciate con esperienze e storie di vita molto personali.

Il progetto di musica e arte PlaySchubert reinterpreta Winterreise e lo rende accessibile a un pubblico giovane. Da un lato, Valentin Baumgartner della band Extrafish crea un ciclo di canzoni trippy e dubby; drogato nell'ebbrezza del lavoro, del consumo e del trambusto della grande città, emerge un'illusione di controllo sulle emozioni del moderno vagabondo. Dall'altra parte, la video e performance artist Caroline Schenk crea un'installazione con dodici monitor, in cui lei - estranea al mondo ed estranea alla sua stessa vita - ripercorre il Wanderer di Winterreise. L'installazione multicanale è un tentativo di interrogare le assurdità della vita - gioia tragica e ammiccamento come rimedio contro la disperazione e la rassegnazione.


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